Il Quartetto  Caminar

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 Aveva un taxi nero

Dario Fo / Fiorenzo Carpi 1952

Caino e Abele. Abele faceva il tassista. Caino gli rubava le gomme. Eva, la mamma, come sempre, piange nella camera. Adamo non c'è.

Aveva un taxi nero che andava col metano  con una riga verde allo chassis. 

La notte posteggiava nel centro di Milano cercando di scordare il suo dolor.

Era un taxista con la mamma vedova e un fratellastro biondo senza scrupoli  ladro di ruote di scorta di micromotore che poi vendeva per fare la vita del signore. 

Mentre la mamma prega nella camera (laaaaa) il figlio suo percorre la metropoli  fonda e' la notte ma c'e' dei lampioni il chiarore, piange la mamma e scoppia in singhiozzi il motore.

Un d́ il suo fratellastro pasṣ con una donna e dentro il suo tasś con lei monṭ  e mentre l'auto andava lui gli rubo' una gomma fingendo di parlare dell'amor.

Era una gomma bianca, molto elastica (laaaaa) che lui usava solo la domenica. Era una gomma, ma piu' che una gomma un ricordo era un regalo che mamma gli fece a Natal, che Natale! 

Mentre la mamma prega nella camera ruba la gomma il figlio suo degenere. Senza una gomma quel taxi faceva fatica, era in discesa eppure sembrava in salita.

Il tassista ora ha un dubbio, sospetta dell'inganno e disperato sprona il suo motore. Ridotto ad un triciclo il tassi si ribalta e manda il fratellastro al creator.

Mentre la mamma prega nella camera (laaaaa) fuori fa freddo e come sempre nevica. 

Scoppia la gomma e muore anche il figlio normale per quella gomma che mamma gli diede a Natale. Che dolor che dolor



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